Sono state per noi settimane intense frutto di una serie di contaminazioni e ispirazioni non solo da guru internazioni (
Meet the Media Guru,
World Business Forum) ma anche di casa nostra come a
IAB Forum, ove in realtà abbiamo seguito dal vivo (altre in streaming live o ondemand) solo la sessione "Chi paga il contenuto?", forse la più interessante di tutto come tema trattato.
In realtà le ispirazioni e gli stimoli più grossi ci sono venuti da altri workshop da noi tenuti: uno sul mobile marketing, di cui a breve si replica sul tema delle metriche nel mobile marketing, uno sui modelli di business dell'editoria periodica ed infine uno su eLearning e web 2.0 (si anche su questo tema qualcosa si muove...).
Da tutte queste contaminazioni, il messaggio chiave che sembra emergere è semplice "
scendere dal piedistallo"! Un po' su questo concetto ne avevamo già parlato l'anno scorso
qui.
(immagine liberamente adattata da vignetta di Giannelli di qualche tempo fa, nessun riferimento politico-sindacale, utile solo per rendere l'idea di scendere dal piedistallo e che il re è nudo...)
Il messaggio è semplice: nell'attuale contesto competitivo non esistono più piedistalli consolidati da cui urlare o su cui fare affidamento, il piedistallo può esistere ma in maniera fluida e cambiano le regole del gioco in termini di dimensione dell'audience (dalla massa alle nicchie) e di ruolo (da urlatori ad ascolto attivo e conversazione).
Il messaggio poi vale per tutti, nessuno escluso:
1. aziende che vogliono realmente approcciare il mondo delle conversazioni sui social media
2. università e business school (docenti in testa) che vogliano innovare nel modo di fare didattica
3. organizzatori di convegni:
chi realmente deve salire sul piedistallo?4. editori della stampa tradizionale che pensano ancora di fondarsi su concetti come (presunta) qualità dei contenuti, valore del brand della testata, ecc.
5. blogger ed esperti di fenomeni della Rete, ormai spesso abituati ad un circolo chiuso e spesso autoreferenziale nei discorsi e contenuti
6. clienti, utenti, studenti, lettori, ecc. che spesso pensano di avere troppi superpoteri anche maggiori di quelli effettivi.
Quindi che fare? Quali modelli di business sono sostenibili se l'assunto di cui sopra è vero? Servono nuovi modelli o basta ripartire dai fondamentali ed adattarsi?
La discussione è aperta
Open Marketing